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Giovinezza Obbligatoria

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Il progetto nasce dall’esigenza di indagare la vecchiaia, che è quasi un’ombra che sta lì, in fondo alla strada e si preferisce ignorarla o addirittura negarla.
Abbiamo voluto scoprirla, per trovare insieme il modo di raccontarla senza troppi veli e con un po’ di leggerezza.

NOTE DI REGIA
Un testo e uno spettacolo a cui stavamo lavorando nei mesi precedenti al diffondersi della pandemia, e che in modo quasi profetico aveva proiettato nel mondo che stavamo andando a realizzare sul palcoscenico aspetti della condizione in cui tutti da li a poco ci saremmo trovati e che sarebbe diventata “condizione” comuna e condivisa. Una disarmante attualità e una dimensione ironica a tratti anche grottesca attraversa il mondo, i personaggi e soprattutto i vissuti che Giovinezza obbligatoria porta in scena, parlando in qualche modo ad ognuno di noi, delle nostre fragilità, delle nostre ossessioni, dei nostri desideri e aspirazioni.
Simone Schinocca

NOTE DELL’AUTORE
Che cos’è la vecchiaia? È una questione anagrafica? È una questione biologica? È una questione sociale? Quand’è che una persona può essere dichiarata “vecchia”? È una questione psicologica? È una questione fisica? Di prestazioni? Di capacità o incapacità a svolgere determinate mansioni? Abbiamo cercato di indagare questi aspetti chiedendoci cosa succederebbe a una persona se dovesse improvvisamente ritrovarsi in una sorta di sogno kafkiano in cui al posto dei panni di uno scarafaggio, si trovasse in quelli di un vecchio.
Andrea Lupo

NOTE DELLO SCENOGRAFO
Ho pensato di rendere tutto trasparente come per i tempi che viviamo, con le nostre vite esposte agli occhi altrui attraverso il mondo social. La scena a volte è anche riflettente e consente agli attori di osservarsi e moltiplicarsi, quasi ad affermare l’omologazione di cui tutti siamo vittime.
I costumi ci suggeriscono una visione dell’abbigliamento molto legata al lavoro, a una moda che esclude la diversità e appiattita  sulla funzionalità, escludendo totalmente il piacere di rappresentare sè stessi in mezzo agli altri.
Giancarlo Gentilucci


Locandina

di Andrea Lupo
con Tiziana Irti, Andrea Lupo
regia di Simone Schinocca 
scene e costumi Giancarlo Gentilucci
musiche 3 K
disegno luci Daniela Vespa
fotografia Roberto Cerè, Emanuele Basile, Paolo Porto
tecnici Florinda Lombardi
distribuzione Silvia Freda distribuzione@tedaca.it
coproduzione Tedacà, Arti e Spettacolo, Teatro delle Temperie

Dove e quando

San Demetrio ne’ Vestini (Aq) Spazio Nobelperlapace – 15 e 16 gennaio 2022

Torino, Teatro Bellarte – 4/5/6/7 novembre 2021

Valsamoggia (Bo), Teatro Calcara – 16/17/18 ottobre 2020
Valsamoggia (Bo), Teatro Calcara – 23/24/25 ottobre 2020